venerdì 3 gennaio 2014

La desolazione di Jackson

Lo Hobbit: La desolazione di Smaug (2013)  

Un film di Peter Jackson.   
Con: Evangeline Lilly, Richard Armitage, Cate Blanchett, Luke Evans, Orlando Bloom, Stephen Fry, Martin Freeman, Ian McKellen, Manu Bennett, Lee Pace, Aidan Turner, Christopher Lee.  
Durata 170 min.    
USA, Nuova Zelanda 2013. 


Se per il film precedente potevamo supporre che P. Jackson avesse letto Lo Hobbit e non lo avesse capito, per questo film invece, possiamo tranquillamente suppore che PJ il libro non lo abbia proprio letto.

Partiamo dunque da questo presupposto per la prima recensione. 
La desolazione di Smaug possiamo supporre appartenga alla categoria action-comic videogame; immaginate un "mission impossible" che abbia per protagonista 13+1 Jerry Lewis. Si passa da un combattimento ad un'acrobazia ad una scemata, il tutto inframmezzato da inutili e fastidiosi inserti di pippe esistenziali dark su l'unico anello. Insomma un filmetto per bambini che PJ ritiene anche un po' sciocchini. Poi, per non scontentare le mamme mononeuroniche dei bambini sciocchini, decide che deve metterci una storia d'amore; perché non scherziamo mica, siamo nell'industria del cinema non vorremmo mica farci mancare uno dei suoi capisaldi. E quindi ci sorbiamo un assai fantasioso colpo di fulmine tra un'elfa e un nano, che peraltro nella dinamica del action-comic videogame risulta abbastanza inutile. Lo ammetto, il drago è veramente un bel drago, direi il miglior drago mai visto finora.

Supponiamo ora che PJ abbia letto il libro, era già evidente dal film precedente che non lo aveva capito. Se volete rinfrescarvi la memoria ecco il link alla precendente recensione: Lo hobbit un brodino allungato
Ribadisco tutti i concetti già espressi. Vedere Lo hobbit girato da PJ è come vedere Giulietta e Romeo girato da Tinto Brass o Giulio Cesare girato da David Cronenberg. Sogno uno hobbit girato da un degno maestro (forse il più degno) della favola cinematografica, Steven Spielberg.
Beorn e la casa di Beorn sono inguardabili; lui sembra un Wolverine molto più brutto che vive in una topaia. Una delle scene più gustose e divertenti dell'intero libro, l'entrata a casa di Beorn dei 13 nani, è stata sostituita da una ciofeca action. Il re degli Elfi sembra il compagno di merende di Oscar Wilde. La storia d'amore tra l'elfa (che ci fa quell'elfa?!?) e Kili è abominevole, oltre ad essere proprio mal messa in sè. Bilbo, che nel primo film se la cavava, ora continua ad avere quell'aria di tontolone capitato lì per caso, che adesso non va più bene. In generale tutti i personaggi mancano di buon senso, il caro vecchio buon senso tolkieniano. I 13 nani che dovrebbero essere la crème de la crème, sono proprio stupidi, inoltre pare usino lo stesso parrucchiere di Moira Orfei (misunderstanding tra Moria e Moira?). Lasciamo stare le altre ennemila dannose e inutili variazioni sulla storia... 
PJ rassegnati: non sei meglio di Tolkien, però di sicuro hai fatto più soldi, dovresti devolverli alla costruzione di una cattedrale a maggior gloria del tuo benefattore JRR Tolkien.

 
Insomma, per me, l'unico valido motivo per guardarlo è per scriverne una solenne stroncatura.

PS mi ci hanno costretta, non sono andata al cinema di mia spontanea volontà.

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